PROMEMORIA, REGOLE E VARIE – Lux et Umbra gioco di ruolo dal vivo Roma

Non usiamo un vero e proprio regolamento. Il’unico regolamento è l’utilizzo del buon senso durante il gioco. Tutto il resto sono dettagli. Abbiamo comunque scritto alcuni punti fermi che riteniamo essere importanti.

  1. Leggete il personaggio imparandolo come se fosse la vostra tesi di laurea.
  2. Arrivate puntuali all’appuntamento.
  3. Non arrivare proprio all’appuntamento significa rovinare il gioco agli altri.
  4. Sulla scheda alla fine del vostro personaggio c’è scritto: “IN BREVE” non significa che avete un obiettivo, è solo un modo per sintetizzare e mettere a promemoria le cose a cui il vostro personaggio è interessato.
  5. Le parole sottolineate sono oggetti che dovete farvi dare dal master. Ricordatevi di chiederglieli perché lui è smemorato!
  6. Le parole in neretto sono importanti e possibilmente vanno imparate a memoria.
  7. Le parole sottolineate con puntini sono informazioni in possesso del giocatore ma non del personaggio, in genere note sul comportamento da tenere.
  8. Curate il più possibile il vostro costume, l’abbigliamento è fondamentale in un GRV. Sarà oltretutto bello rivedere le foto, sarà più bello se le foto saranno particolari.
  9. Mettete tutti gli oggetti personali in luoghi defilati con un cartello sopra “fuori gioco”, l’ideale sarebbe lasciarli nelle macchine. Tutto il resto sarà in game.
  10. Portarvi uno zainetto o una borsa nel caso in cui troviate (o abbiate) degli oggetti di gioco. Ovviamente nello zainetto non devono esserci i vostri oggetti personali.
  11. Spegnete il cellulare e non usatelo se non per emergenze.
  12. Qualsiasi dubbio sulla vostra scheda deve essere chiarito col master nei giorni precedenti l’avventura e non la mattina stessa, non ne ho il tempo!
  13. Pianificate il vostro gioco, sedetevi sul divano e riflettete su quello che sapete e su quello che volete. Non mettetevi ad aprire i cassetti senza un motivo valido. Fate sempre due chiacchiere prima con tutti i presenti per capire chi sono e se hanno informazioni da condividere e/o utili per voi. E’ un gioco di intelligenza fatto di misteri e compromessi.
  14. Ricordatevi che è un gioco di ruolo. Fate attenzione quindi ad interpretare quanto scritto sul vostro personaggio. Soprattutto quando si tratta di peculiarità caratteriali e comportamentali, se le ho scritte è perché c’è un motivo.
  15. Se qualcuno vi chiede qualcosa che il vostro personaggio dovrebbe sapere ma che per ovvi motivi non è scritto sul vostro foglio, prendete tempo e andate dal master. Se ad esempio vi chiedono se avete figli, rispondete con qualcosa tipo: preferisco non parlarne ora o devo andare mi aspettano. Non ditegli: boh, che ne so, qui nun c’è scritto un cazzo. Altrimenti il giocatore capisce che è lontano dalla verità e oltretutto è brutto da vedersi.
  16. Il piacere nel giocare deve essere nell’interpretazione del proprio personaggio, nel farlo vivere interaggendo con gli altri personaggi e nel risolvere i vari quesiti.
  17. Se durante il gioco vi bloccate e non sapete come “andare avanti” andate dal master e chiedete aiuto a lui. Ricordatevi anche che se voi volete qualcosa dagli altri, anche gli altri vogliono qualcosa da voi. Nuovi interessi possono uscire fuori dal gioco durante l’avventura stessa.
  18. Cercate di ridurre al minimo le bugie e i segreti, altrimenti nessuno (compresi voi) riesce ad andare avanti. Cercate anche di dedurre le cose che non sono scritte, se avete scritto sulla vostra scheda: vivi in una topaia e non hai un lavoro, si deduce che siete anche poveri.
  19. Riducete al minimo il cazzeggio e le parti out game. Le avventure sono scritte in mesi di lavoro, sono opere d’arte, è un peccato rovinarle :-).
  20. Mantenete quindi l’atmosfera, non siete obbligati a parlare sempre, magari a vanvera tanto per dire qualcosa. Potete anche stare in disparte osservando gli altri, entrate nel ruolo. Il gioco di ruolo dal vivo è interpretazione.
  21. lost’s rules. Stordimenti, contatto fisico, bloccaggi, prove di forza. Tutto è permesso nel limite del rispetto dell’altra persona (e non del personaggio). In Lost ci si rapiva a vicenda previo stordimento con il calcio della pistola (alla faccia dei traumi cranici). Ci si risveglia scuotendo la testa pronti per una bella scazzottata. Se si sente la necessità di farlo, non ci sono problemi, l’importante è venirsi incontro senza usare la propria vera forza (o tecniche di combattimento), ma simulandola. Se qualcuno vi viene alle spalle e vi tocca con un oggetto duro (non pensate male) dicendovi di avervi colpito fortemente, cadete a terra incoscienti, riprendetevi quando vi sembra il momento opportuno, state al gioco senza rosicare. Nessuno muore se non lo vuole il master, anche se vi sparano da 2 Cm, andate a terra svenuto, sarà il master a rimediare alla situazione. In ogni caso, evitate di passare tutto il tempo cercando di prendere le cose con la forza, ricordatevi che la violenza porta alla violenza.
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